L’area commerciale di un’impresa è la sua forza motrice, ma è anche strettamente legata a quello che viene definito rischio di credito, ovvero la possibilità che i clienti non siano solvibili, o che provvedano ai pagamenti con ritardo.
Quello che può sembrare a parole un dato di fatto, assume la misura di un rischio imponente per l’impresa quando va fuori controllo, perché ha fra le sue conseguenze il rischio di liquidità.
È quindi indispensabile fare tutto ciò che è possibile per prevenire questo rischio, ancor meglio se in modo fluido, ordinato e oggettivo, quindi misurabile attraverso dei dati.
Lo scenario dei mancati pagamenti
I mancati pagamenti innestano problemi finanziari ed economici a catena.
Se un’azienda non è in grado di riscuotere i pagamenti in modo tempestivo, può avere difficoltà a pagare i propri fornitori, ad adempiere agli obblighi fiscali e a sostenere le spese operative quotidiane.
Inoltre, il mancato pagamento delle fatture può anche limitare la capacità dell’azienda di accedere al credito o ai finanziamenti, poiché i prestiti e le linee di credito spesso richiedono garanzie di credito.
In sintesi, la gestione del rischio di credito è essenziale per la sopravvivenza e il successo dell’azienda, poiché aiuta a garantire la liquidità e a minimizzare tutti gli altri rischi finanziari.
Ma prima di analizzare le strategie preventive che ogni azienda può mettere in atto per proteggersi dal rischio di credito, è importante comprendere nel dettaglio le sue forme:
- Rischio di inadempimento: rappresenta la possibilità che il cliente non paghi le fatture per cessione di beni o servizi. Questo rischio è particolarmente preoccupante per le aziende che dipendono fortemente dai flussi di cassa regolari;
- Rischio di concentrazione: si verifica quando un’azienda concede un credito significativo a un unico cliente, il cui mancato pagamento può avere un impatto significativo sul flusso di cassa dell’azienda stessa;
- Rischio Paese: esiste quando un’impresa si espone a mercati esteri che presentano rischi di credito specifici, come fluttuazioni dei tassi di cambio, instabilità economica o politica, ecc.
- Rischio di default: si riferisce alla possibilità che il cliente non mantenga la capacità finanziaria per effettuare i pagamenti programmati a causa di un fallimento.
Questi scenari devono essere considerati, perché è logico che il mancato pagamento delle fatture da parte dei clienti o il pagamento in ritardo causino gravi problemi finanziari e comprometterebbe la liquidità dell’azienda.
Il rischio zero non esiste
In un’azienda il rischio zero non esiste.
Tuttavia, un imprenditore può prepararsi al peggio e cercare di anticipare i possibili scenari avversi.
Come?
Valutando il potenziale impatto sull’attività aziendale del rischio di credito e mettendo a punto un piano per reagire agli eventi negativi.
Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale:
- Identificare i rischi di credito di un potenziale cliente attraverso l’analisi della sua affidabilità creditizia, che può essere valutata tramite l’accesso ai documenti pubblici ufficiali, come il bilancio aziendale e il Fascicolo Camerale.
- Valutare il potenziale di perdita, cioè l’impatto sul flusso di cassa nel caso in cui il cliente non paghi alle scadenze pattuite.
- Creare un piano di intervento che preveda, ad esempio, la fissazione di limiti di credito per ogni cliente, con l’indicazione dell’importo massimo e del periodo entro cui il credito può essere concesso.
La gestione del rischio di credito nel concreto: che strumento utilizzare?
Lo strumento più utile ed efficace è il software per la gestione della tesoreria, che può aiutare a diminuire il rischio di credito in diversi modi:
- Analisi del credito: il software può integrare dati finanziari e di credito, come i rapporti di credito commerciali, per valutare la capacità di un cliente di pagare. Questo aiuta a identificare i clienti a rischio.
- Monitoraggio dei pagamenti: il software può automatizzare il monitoraggio dei pagamenti dei clienti, segnalando tempestivamente eventuali ritardi o inadempienze.
- Analisi dei flussi di cassa: il software tiene naturalmente traccia dei flussi di cassa, permettendo di valutare il potenziale impatto di un’inadempienza o di un ritardo sui pagamenti dei clienti.
- Gestione delle scadenze: il software automatizza la gestione delle scadenze dei pagamenti, aiutando a evitare ritardi nei pagamenti e a ridurre il rischio di credito.
In generale, il software per la gestione della tesoreria aumenta la visibilità sulla situazione finanziaria dell’azienda e semplifica i processi di monitoraggio e di gestione dei pagamenti.
Questo permette sia di avere un quadro chiaro e ordinato dei pagamenti, che di comprendere in modo oggettivo quali sono i clienti ad elevato tasso di rischiosità.
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