Ogni impresa ha il diritto di poter monitorare con precisione il rapporto con le banche e lo strumento ‘principe’ per farlo è la tesoreria.
Nello scenario attuale è infatti cambiata la valutazione del rischio, che un tempo era pressoché monopolizzata dagli istituti di credito, mentre oggi si basa su strette precise e dettate dall’Unione Europea.
Ed è un dato di fatto che quando gli istituti di credito si sono visti ridurre la liquidità, hanno traslato buona parte del rischio sui loro clienti, limitando le linee di accesso al credito.
In questo contesto si inserisce l’uso accorto di un buon software per gestire la tesoreria, che si concentra sulla gestione delle fonti di finanziamento e sulle relazioni con le controparti bancarie.
Il cash management permette infatti di valutare con la massima precisione i finanziamenti concessi ma anche di capire quali sono le movimentazioni, le spese e le condizioni applicate quotidianamente dalle banche.
Questo permette di monitorare l’intero flusso di fondi di impresa e di avere sotto controllo ogni aspetto del rapporto banca-azienda..
Ma di cosa ha bisogno l’impresa oggi per migliorare il rapporto con le banche?
La risposta è di uno strumento che permetta di monitorare il carico di finanziamento, di tenere sotto controllo le condizioni applicate, ma anche di integrarsi con l’home banking.
Anche se in Italia le strategie di cash management sono ancora molto meno sofisticate rispetto ad altri paesi, vi sono sistemi di gestione della liquidità che permettono all’impresa di migliorare il controllo della posizione di cassa e fra essi si inserisce il software di tesoreria GOLD.
Questa è la soluzione che sempre più imprenditori stanno adottando per snellire il flusso di cassa e per analizzare con estrema precisione il rapporto con gli istituti di credito, scopriamo in che modo.
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La tesoreria e le ricevute bancarie
Un efficiente software per la gestione della tesoreria aiuta l’azienda nella gestione degli effetti salvo buon fine e delle ricevute bancarie nel loro complesso.
Quando le imprese presentano le ricevute bancarie per l’incasso, esse possono avere due clausole diverse, al dopo incasso o SBF, al salvo buon fine.
Con la clausola ‘al dopo incasso’ l’impresa invia le ricevute bancarie all’istituto di credito prima della loro scadenza, solitamente assieme a una specifica distinta.
La banca incassa le ricevute e procede al loro accredito presso il conto corrente aziendale, ovviamente togliendo le commissioni che sono state concordate.
La banca comunica quindi all’impresa che l’accredito è avvenuto, mediante uno strumento detto ‘lettera di accredito’.
Viceversa, con la clausola SBF, salvo buon fine l’impresa invia le ricevute insieme a una distinta prima della loro scadenza e la banca rende immediatamente disponibile l’importo delle suddette ricevute, anche in questo caso al netto delle commissioni concordate.
Si tratta di un’anticipazione da parte della banca, di una vera e propria operazione di finanziamento perché, nel momento in cui il debitore assolve al suo debito ritirando la ricevuta bancaria, si estingue direttamente l’anticipazione di credito erogata.
L’anticipo salvo buon fine presuppone l’apertura di un conto correte specifico, sul quale viene accreditato l’importo della ricevuta o una percentuale dello stesso, a seconda degli accordi intrapresi fra banca e impresa.
La tesoreria nella gestione delle ricevute bancarie
Un efficiente software di tesoreria permette di fare grande chiarezza sulla situazione delle ricevute bancarie.
Questo perché permette alle imprese di valutare gli importi presenti nei diversi conti correnti, e di seguire con il monitoraggio delle ricevute bancarie nel loro complesso.
Il software per la gestione della tesoreria GOLD risponde esattamente a questa richiesta.
Il rendiconto chiaro che il software predispone, permette infatti di analizzare lo stato e le caratteristiche delle ricevute bancarie, creando a una gestione coerente e strutturata dei rapporti fra banca e azienda.
Software di tesoreria e sollecito insoluti
Il recupero dei credito e il sollecito degli insoluti sono attività di fondamentale importanza per ogni azienda.
Come può l’ufficio preposto avere a disposizione un chiaro quadro della situazione, e monitorare con cura gli insoluti?
La risposta arriva da uno strutturato software di tesoreria, che permette all’azienda di monitorare gli arretrati e gli eventi scaduti nel corso del mese precedente o di un determinato periodo di tempo.
Il sollecito degli insoluti e la profilatura dei clienti
Grazie all’utilizzo del software, l’ufficio preposto può infatti monitorare quale sono i clienti e che presentano degli insoluti.
E, di conseguenza, verificare se il mancato pagamento entro i termini stabiliti può essere considerato una prassi o un evento sporadico.
Questa possibilità permette di effettuare anche una profilatura della clientela in termini di pagamenti e di insoluti.
In altre parole, l’azienda può valutare la natura del pagatore e, di conseguenza, redigere una sorta di ‘lista’ dallo scopo ben chiaro: salvaguardare l’azienda da mancati pagamenti, anche cospicui, da fronteggiare in futuro.
Il monitoraggio degli insoluti giorno per giorno
Le aziende che operano con elevati flussi di clienti hanno la necessità di conoscere l’ammontare degli insoluti con frequenza quotidiana.
La gestione della tesoreria risponde a questa necessità, attivando un dialogo con la contabilità e con l’ufficio preposto alle comunicazioni con i clienti.
Un mancato pagamento deve, infatti, ricevere la giusta attenzione nei tempi e nella continuità, ma deve soprattutto diventare il punto di partenza per l’avvio di pratiche che interessano il contatto con il debitore, l’accordo nel pagamento come metodi e tempi e l’eventuale dilazione.
La tesoreria per monitorare i tempi di pagamento
La tesoreria viene anche definita gestione del cash flow.
Si tratta di una branca della finanza operativa, che fa seguito alla cosiddetta finanza strategica.
Molteplici sono gli scopi della tesoreria, fra i quali spicca la possibilità di monitorare i tempi di pagamento.
Tempi di pagamento: l’azienda sceglie la strada giusta?
Ogni azienda stabilisce un piano preciso per quanto riguarda i tempi di pagamento.
La fatturazione può avvenire a 30, 60, 90 giorni e oltre, possono essere previste dilazioni e anticipi.
Rendicontare il flusso dei pagamenti non è speso facile e richiede precisione quanto controllo da parte degli operatori.
È importante notare che sono sempre più le aziende e anche i professionisti freelancer, che non si muovono prima di ricevere un acconto sul lavoro da eseguire.
L’acconto viene al giorno d’oggi visto come la base di partenza che può coprire il costo dell’operatività iniziale, ma anche come un piccolo tesoretto finanziario, che permette all’azienda o al singolo professionista di respirare.
Rendicontando con precisione i tempi di pagamento in uscita e in entrata, l’azienda può definire quanto la messa in pratica della strategia finanziaria è positiva ai fini economici e finanziari.
In altre parole, il corretto monitoraggio permette all’impresa di disporre di una chiara situazione sui pagamenti effettuati e da effettuare a livello di tempistica.
Il cash flow viene quindi misurato in base agli accordi con le banche e ai tempi stimati per l’accredito o l’addebito dei bonifici e si unisce a forme di pagamento più snelle come le carte di credito e le prepagate, che stanno entrando sempre più a fare parte dei sistemi aziendali di pagamento.
Tempi di pagamento: ciò che serve un software professionale
La tesoreria è spesso associata ad un lavoro manuale, di registro e di contabilità.
Le frontiere più moderne chiedono a questo comparto velocità e sicurezza, non solo in termini di gestione del cash flow, ma anche nell’analisi della tempistica.
Utilizzare un efficiente software di gestione della tesoreria come GOLD permette al personale addetto di rendicontare con precisione ogni uscita e ogni entrata, misurando al contempo gli effetti temporali di ogni singola operazione.
Il risultato si traduce nella possibilità di monitorare l’effettiva bontà di una strategia di pagamenti in uscita e in entrata e l’eventuale richiesta di ‘stringere’, qualora fosse ritenuto necessario o più produttivo per l’azienda.
Il software è quindi in grado di offrire una panoramica completa sui tempi di pagamento e permette di evidenziare se vi sono delle lacune sotto questo punto di vista.
Questo beneficio si legge in relazione ai pagamenti in entrata e in uscita, ma aiuta al contempo monitorare anche la temporalità di alcune spese, soprattutto di quelle straordinarie.
Infine, è importante considerare che l’ordinata e corretta gestione del flusso di cassa è ciò che permette alle aziende di poter di disporre di dati precisi, ottimi per richiedere rating e che possano predisporre buoni rapporti con gli istituti di credito, soprattutto nei momenti in cui l’azienda necessita di ricorrere al credito.
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Come prevenire il rischio di frode finanziaria
Le società possono essere soggette a tentativi di frode finanziaria e, molto spesso, il controllo interno non è sufficiente a proteggere gli operatori dai rischi attuali.
La corretta procedura di tesoreria aiuta l’azienda a fare fronte agli eventuali attacchi, sia dal punto di vista preventivo che operativo, grazie al costante e dinamico controllo dei dati.
Frode finanziaria: la situazione attuale
I tentativi di frode finanziaria sono saliti esponenzialmente negli ultimi anni per quanto riguarda i flussi di tesoreria attaccati da entità esterne all’azienda.
Diversi sono stati gli studi chiesti ed eseguiti nel settore, i quali hanno di base rivelato che i flussi di tesoreria possono essere soggetti al rischio di frode per due ragioni, ovvero l’insistenza di fattori esterni e la mancata conoscenza del problema all’interno dell’impresa.
Gli economisti si sono quindi visti concordi nell’affermare che la corretta gestione del flusso di tesoreria e l’informazione in merito sono due potenti armi di prevenzione, che meritano di essere messe in atto dall’azienda in fase preventiva quanto operativa.
Frode finanziaria: come si attua
Il veicolo principale di diffusione delle frodi finanziarie è il web, ma anche il telefono è ancora in ‘auge’ per quanto riguarda gli intenti criminosi.
Molto spesso, l’azienda riceve telefonate che chiedono il pagamento di fatture o la richiesta di accrediti via mail.
A questo si associano le falsificazioni di firme che avvengono su disposizioni cartacee e le cessioni di credito non vere.
Per fortuna negli anni si sono diffuse una coscienza e una conoscenza comune, che hanno indotto gli addetti a dubitare di situazioni non chiare.
La fretta e la frenesia dei tempi moderni e spesso la mancato controllo dei flussi di cassa possono però indurre le società a cascare nelle trappole, perché le frodi fiscali sono in grado di raggiungere dei livelli di stile e di struttura molto sofisticati.
A complicare le carte in tavole si è aggiunta la nuova normativa SEPA, che prevede l’esclusione di responsabilità da parte delle banche, in fase i controllo della corrispondenza fra beneficiario e IBAN.
Frode finanziaria e procedura di tesoreria
La tesoreria gioca un ruolo importante nella prevenzione della frode finanziaria.
Perché permette di rilevare in tempi reali le eventuali anomalie che si possono verificare che possono rappresentare il preludio ad un rischio di frode finanziaria.
Questo è possibile con il software di gestione della tesoreria GOLD, che permette di tenere un’ordinata e precisa gestione del cash flow aziendale, base per scongiurare frodi fiscali e per monitorare con precisione gli andamenti di cassa quotidiani.
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