La differenza con la vecchia Legge sul fallimento
La vecchia Legge sul Fallimento aveva come obiettivo quello di fissare un termine, ovvero da un certo momento l’azienda non esisteva più e, con la cessazione dell’attività, si verificava ovviamente una perdita di valore.
Perdita sia per l’impresa, che era un’organizzazione di mezzi e di persone che generava valore, ma anche e soprattutto per tutta la platea di fornitori e dipendenti che vi gravitava attorno.
Il nuovo Codice della Crisi d’Impresa ha, invece, un obiettivo diverso: gestire preventivamente la crisi, per salvare l’impresa.
In sostanza, attraverso l’individuazione di segnali di difficoltà e attraverso l’impegno a provare a gestirli prima, si cerca di salvare la vita dell’impresa.
In questo senso, la crisi non viene vissuta come un taglio netto tra l’esistenza dell’impresa e la cessazione della stessa, ma come un fenomeno che può far parte della vita dell’attività.
Quali sono i segnali di difficoltà per l’azienda?
Proviamo a capire quali sono i segnali di difficoltà che indicano una possibile crisi di impresa.
Il primo è dato da squilibri di carattere reddituale, patrimoniale e finanziario.
Un esempio è:
- la sostenibilità dei debiti per i sei mesi successivi, ovvero la sostenibilità degli oneri finanziari con i flussi di cassa
- il rapporto tra mezzi propri e mezzi di terzi, quindi la situazione patrimoniale dell’azienda.
E, ovviamente, il ritardo dei pagamenti.
Come mettere nero su bianco questi squilibri?
Come definirli in modo analitico?
Il nuovo Codice della Crisi di Impresa introduce una serie di identificatori, che permettono di definire e quindi di capire quali sono i momenti di difficoltà dell’azienda.
Quali sono questi identificatori?
L’ultima versione del Codice prevede, ad esempio, che tra i ritardi dei pagamenti ci siano le retribuzioni non pagate per almeno 30 giorni, pari al 50% delle retribuzioni mensili.
In sostanza, si tratta di aspetti che toccano le aziende, come i debiti verso i fornitori scaduti da almeno 90 giorni o le esposizioni nei confronti di banche scadute da 60 giorni (ad esempio rateali, magari già a due mesi, ma che l’azienda non sta pagando).
L’aspetto dei creditori pubblici qualificati: lo scenario
I creditori pubblici qualificati (Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, eccetera) hanno un ruolo diverso rispetto a quello degli altri fornitori, che possono essere banche o aziende.
Se i creditori pubblici NON vengono saldati sono tenuti ad effettuare una segnalazione immediata all’imprenditore e, in un secondo momento, a segnalare l’azienda.
In sostanza, si crea uno scenario in cui i creditori pubblici qualificati devono essere saldati prima degli altri, altrimenti scatta una segnalazione.
E l’azienda può trovarsi, in questi casi, in estrema difficoltà.
Come evitare?
È vitale fare un’analisi precoce, effettuare una diagnosi all’interno dell’attività, come fondamentalmente la normativa prevede, ovvero l’azienda deve dotarsi di due strumenti.
Il primo è un apparato di controllo, dove per apparato di controllo si parla sia di un collegio sindacale o similare, in base al volume d’affari dell’azienda, ma anche di tutta una serie di persone all’interno dell’azienda che devono essere deputate a questo ruolo.
Il secondo, anch’esso identificabile come set di controllo, è l’insieme degli strumenti informatici che permettono all’azienda di verificare quali sono i propri indici della crisi di Impresa.
Gli strumenti informatici per prevenire la crisi
In questa richiesta sta la grande differenza fra la Ex Legge Fallimentare e il nuovo Codice della Crisi di Impresa, che prevede importanti responsabilità per gli amministratori qualora l’azienda non si organizzi per gestire questi indicatori e si trovi, in un secondo momento, ad essere ‘invischiata’ all’interno della procedura dell’organismo di composizione della crisi.
GOLD La Tesoreria, software leader in Italia nella gestione della tesoreria risponde proprio a questa esigenza, grazie a un formato costruito sulle esigenze stesse delle aziende e migliorato, con il loro aiuto e il loro supporto nel corso del tempo.
Oggi puoi richiedere una DEMO gratuita del software per la gestione della tesoreria GOLD, per capire quali sono le sue funzionalità e come applicarle nella tua impresa.
Clicca qui per richiedere la DEMO e avere maggiori informazioni.
Fonti: Il Codice della Crisi di Impresa in Gazzetta Ufficiale