Credito e banche: come cambia da caso a caso?
La concessione del credito è frutto di una serie di analisi che vengono fatte dalle banche in modi differenti.
In pratica, analizzando il rapporto fra credito e banche, si evince che alcuni istituti possono applicare metodi di valutazione che ‘appiattiscono’ il giudizio sui clienti da affidare, perché dispongono di sistemi poco sofisticati, mentre altri – soprattutto quelli di più grandi dimensioni – dispongono di raffinati sistemi per la valutazione creditizia.
In un contesto dove le imprese possono considerare chi eroga il credito come un ‘fornitore’ di denaro, la domanda da farsi è come porsi al meglio per accedere al credito?
Soprattutto alle migliori condizioni?
Come visto, il rating può dipendere da sistemi poco sofisticati (istituti di credito più piccoli) o, viceversa, da raffinati software che considerano diverse variabili per esprimere il giudizio sul cliente.
In entrambi i casi, ciò che conta è che l’impresa possa presentarsi nel migliore dei modi, sia di fronte a un filtro più semplice (ma meno profondo con tutto ciò che ne consegue) che nel caso di un sistema raffinato, che potrebbe a volte penalizzare alcune aziende.
Qui entra in gioco la Centrale dei Rischi, che è lo specchio dei rapporti che l’impresa ha con il sistema creditizio.
Uno specchio che riflette con precisione sia il monte affidato, che la qualità del rapporto credito e banche-impresa in essere.
In questo contesto, il report della Centrale dei Rischi assume un ruolo cruciale nel rapporto di richiesta credito e banche.
Il documento si divide in due tipologie, quello che possono vedere le banche, e quello che i soggetti segnalati possono invece richiedere direttamente alla CR.
Il report della Centrale dei Rischi nello scenario ‘credito e banche’
Il documento della CR per le banche è uno schema dei rapporti che l’impresa ha avuto con il sistema creditizio in un certo ventaglio di tempo.
Il secondo è un dettaglio preciso e puntuale di tutte le segnalazioni che le banche fanno in merito all’impresa.
Il report della Centrale dei Rischi per le imprese è una vera e propria miniera di dati e informazioni , che hanno una natura sia qualitativa che quantitativa!
La domanda da farsi è, quindi: e se la banca potesse avere queste informazioni ordinate?
Come potrebbe giudicare l’impresa?
Nel caso di una realtà virtuosa, la risposta è ‘in modo migliore‘, ovvero con maggiori possibilità di affidare e maggiori possibilità di concedere gli importi richiesti.
Lo strumento che migliora la reputazione finanziaria (e l’accesso al credito)
Come migliorare il rapporto con credito e banche?
Lo strumento che migliora la reputazione finanziaria e potenzia l’accesso al credito si chiama CR GOLD .
Le funzioni di GOLD CR sono oltremodo precise, perché ti permette di:
► Analizzare, monitorare e presidiare la Centrale Rischi Banca d’Italia.
► Ottenere una semplificata e curata presentazione dei dati che le tue banche trasmettono ogni mese alla Centrale Rischi, presso Bankitalia
Considera che la Visura Centrale Rischi Banca d’Italia contiene i dati principali con cui gli istituti di credito calcolano il rating della tua impresa secondo le regole determinate dagli accordi di Basilea.
Come visto, le Banche decidono se erogare credito o meno, in funzione di come vengono gestiti gli affidamenti concessi dal sistema nel suo complesso.
E il punto è questo: per esaminare tali affidamenti le Banche ricorrono proprio all’analisi della Visura Centrale Rischi Banca d’Italia, mentre oggi, puoi avere lo stesso strumento e comprendere come le banche giudicano la tua impresa.
La notizia è che CR GOLD ha cambiato volto: l’add-on di GOLD La Tesoreria nato e sviluppato per analizzare, monitorare e presidiare la Centrale Rischi Banca d’Italia oggi entra a far parte di GOLD CFO, la suite più avanzata di strumenti di monitoraggio e gestione dedicato alle imprese.
GOLD CFO è lo strumento che risponde alle stringenti richieste del Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza, permettendo all’impresa – tra le molte altre funzioni – di monitorare l’andamento e i rapporti con soggetti terzi, tra cui le banche.
4 caratteristiche che deve avere la Visura Centrale Rischi
In questo scenario, è fondamentale che la Visura Centrale Rischi Banca d’Italia sia:
- conosciuta: è fondamentale averne una copia sempre aggiornata;
- leggibile: è cruciale che tu possa leggere ed interpretare il contenuto con chiarezza e senza perdere tempo;
- monitorabile: è necessario poterla monitorare in modo continuo (almeno ogni tre mesi, meglio ancora mensilmente);
- strategica: ti serve prendere il controllo delle informazioni e dei giudizi che il sistema bancario ha stabilito per la tua impresa.
In pratica giochi di anticipo, perché conosci in anticipo i tuoi punti di criticità, così da poter risolvere i rapporti problematici e migliorare quelli fiduciari già in essere.
Questo succede perché GOLD CR (oggi parte della suite di strumenti tecnologici per l’impresa GOLD CFO) offre un’evidenza immediata su degli indicatori fondamentali nel rapporto credito e banche:
► Indici Per Il Codice Crisi D’impresa (Articolo 13 Dl 14 Del 21 Gennaio 2019)
► Indicatore Fascia Di Garanzia Medio Credito Centrale (Esclusione O Declassamento)
► Indicatore Rating Bancario (Aumento Del Costo Del Denaro)
► Migliore Accesso Al Credito Per Investimenti Agevolati Impresa 4.0
► Migliore Accesso Al Credito Per Investimenti Legge Sabatini
Il tutto in pochi minuti e senza inserimenti manuale di dati, ottenendo:
► giudizio semaforico di qualità generale (score)
► ammontare di tutti gli affidamenti
► sconfini negli ultimi 36 mesi
► importi di tutte le garanzie e fidejussioni
► banche e finanziarie che segnalano l’impresa
► indici di rilevazione delle principali segnalazioni (sono venti):
tra i più importanti:
- segnalazioni errate dagli istituti di credito
- sconfini, con indice di gravità (Past Due)
- tensioni finanziarie
- anomalie su garanzie prestate agli istituti di credito (sovra-garanzie)
- presenza di derivati
- presenza di anomalie su Factoring/Leasing
- anomalie su affidamenti dedicati all’export, all’import oppure su operazioni in divisa