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Guida alla Centrale dei Rischi – Parte II

centrale dei rischi aziende
Parte II della guida alla centrale dei Rischi della Banca d’Italia: scopri perché conoscere la propria rischiosità aziendale permette di ottenere performance positive nella gestione di impresa, soprattutto in un mercato così complesso come quello odierno.

Tabella dei Contenuti

Per leggere la Guida alla Centrale dei Rischi della Banca d’Italia Parte I, clicca qui.

In questa seconda parte approfondiamo l’approccio alla gestione dei rischi e la sua implementazione nel quotidiano.

Queste due fasi, permettono infatti agli imprenditori di fare scelte consapevoli in fase di gestione, di accedere in modo migliore al credito e, soprattutto, di mitigare quelli che possono essere gli effetti non prevedibili del rischio, scenario banca/impresa compreso.

Questo perché conoscere le dinamiche che sono alle base delle valutazioni che vengono fatte dagli istituti di credito nei confronti dell’impresa permette di gestire in modo migliore le fonti finanziarie, in termini di importi e di tempi.

Valutare con la Centrale dei Rischi della Banca d’Italia

In questo scenario si inserisce la Centrale dei Rischi della Banca d’Italia, entità-strumento che permette all’azienda di valutare con cura quella che è la propria situazione economica e, per i soggetti che possono chiedere l’interrogazione (legale rappresentante soci e membri del collegio sindacale, liquidatori) di conoscere in modo preciso la situazione di rischio dell’impresa.

Ma come si possono leggere i dati e utilizzarli al meglio per effettuare le giuste valutazioni?

La prevenzione e la conoscenza del possibile rischio può essere compresa con cura grazie allo strumento Gold CR,  servizio che permette di effettuare un’analisi oggettiva e facilmente fruibile della Centrale Rischi della Banca d’Italia.

GOLD CR “legge” infatti dati ufficiali e li converte in un documento di facile lettura e comprensione, che permette all’azienda di avere sotto occhio una situazione certa e precisa di quelli che sono i debiti del soggetto di interesse.

Debiti verso le banche o singola banca, che vengono suddivisi per tipologia e scadenza e che comprendono anche i derivati.

Perché i dati parlano chiaro: chi gestisce le rischiosità aziendali con attenzione mette in moto performance economiche a segno più e il valore stesso dell’azienda può crescere esponenzialmente, sia in termini di valore economico che di prestigio e solidità complessivi.

La grande novità è che CR GOLD è entrata a far parte di GOLD CFO.

L’add-on di GOLD La Tesoreria nato e sviluppato per analizzare, monitorare e presidiare la Centrale Rischi Banca d’Italia oggi entra a far parte di GOLD CFO, la suite più avanzata di strumenti di monitoraggio e gestione dedicato alle imprese.

GOLD CFO è lo strumento che risponde alle stringenti richieste del Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza, permettendo all’impresa – tra le molte altre funzioni – di monitorare l’andamento e i rapporti con soggetti terzi, tra cui le banche.

Scopri qui i benefici per la tua attività.

rating e centrale dei rischi

Il servizio di prima informazione della Banca d’Italia

Il servizio di prima informazione della Banca d’Italia è diretto agli intermediari finanziari e creditizi che partecipano alla Centrale dei Rischi.

Come si muove la Banca d’Italia per fornire questo strumento?

La Banca d’Italia aggrega i dati ricevuti in merito ai finanziamenti concessi dagli intermediari partecipanti ai loro clienti.

A ogni impresa che accede al credito è quindi legata una scheda informativa che indica la natura e l’ammontare del credito ricevuto.

In questo modo è possibile calcolare l’indebitamento complessivo del soggetto nei confronti del sistema creditizio e finanziario.

L’indebitamento assume il nome di ‘posizione globale di rischio‘ e al suo interno non si trova il singolo dettaglio di chi ha emesso il credito.

Il servizio di prima informazione: chi può richiederlo

Con il servizio di prima informazione della Banca d’Italia, i soggetti possono chiedere a titolo oneroso di conoscere quale è la posizione globale di rischio di un’impresa, soprattutto nel caso di nuovi potenziali clienti.

La profondità storica è di 36 mesi ed è legata alla tipologia di richiesta.

È specificato che a questo servizio è possibile accedere solo se la finalità è di concedere credito, quindi a logica chi può accedere sono gli enti e le imprese che erogano denaro o crediti di altra tipologia, che possono verificare la posizione di un certo soggetto nei confronti del sistema creditizio.

Il servizio di prima informazione non è disponibile per aziende che possono verificare la solvenza di un possibile futuro cliente.

Il Memorandum of Understanding della Centrale dei Rischi della Banca d’Italia

La Centrale dei Rischi, Cr, è un sistema di natura informativa che raccoglie i dati relativi all’indebitamento dei clienti verso le società finanziarie, quindi gli intermediari del credito e le banche.

Mensilmente tutti gli intermediari devono comunicare alla Banca d’Italia il totale dei crediti che hanno maturato nei confronti dei loro clienti pari o superiori a 30mila euro e i crediti in sofferenza di qualsiasi importo.

La Centrale dei Rischi della Banca d’Italia è un punto di riferimento importante per i professionisti, perché si propone di migliorare la valutazione del merito della clientela, di alzare il valore del credito che viene concesso e, di conseguenza, di rafforzare l’intero sistema creditizio nazionale, scongiurando la nascita di crediti sofferenti previa coerente valutazione dei soggetti interessati.

Tutti i dati della Centrale dei Rischi sono riservati e, per conoscere la propria posizione o quella di un certo soggetto qualora si rientri nelle figure che possono richiederla, bisogna rivolgersi alle filiali della Banca d’Italia o direttamente all’intermediario nel caso in cui vengano scoperti degli errori.

Come è disciplinata la Centrale dei Rischi della Banca d’Italia?

Lo strumento aderisce allo scambio dei dati fra le Centrali dei Rischi Europei ed è disciplinata dal Memorandum of Understanding del 2010.

Il Memorandum of Understanding, o MoU si basa sui seguenti paradigmi:

  • il registro dei crediti è attivo in 14 paesi europei e si propone lo scopo di informare i clienti sulla situazione creditizia dei soggetti, al fine di migliorare la situazione complessiva dell’accesso al credito nell’Unione Europea
  • scongiurare le turbolenze finanziarie aiutando gli intermediari a monitorare il rischio di concessione del credito con efficienza e con dati reali;
  • procedere correttamente con il cambio delle valute sulla base di dati analitici, raccolti a livello europeo
  • creare un interscambio di dati utile per migliorare la condizione dei singoli mercati;

In termini pratici, il Memorandum of Understanding è un documento che fissa gli obiettivi e i paradigmi sui quali si basano le Centrali di Rischio attive nei paesi membri, quindi anche in Italia e si propone come uno strumento moderno di interscambio di dati, consultabile da chi ne fa richiesta per ottenere un quadro chiaro ed esaustivo della situazione creditizia di un soggetto.

Per rendere la lettura dei dati più snella e concentrata, Gold Tesoreria ha realizzato uno strumento informatico innovativo, il software Gold Cr, che permette alle imprese e ai liberi professionisti di verificare agilmente i dati relativi alla situazione della propria impresa o, nel caso di specifici soggetti quali legale rappresentante soci e membri del collegio sindacale, liquidatori di conoscere in modo preciso la situazione di rischio aziendale.

Per effettuare una corretta valutazione, che sa portare salute e lungimiranza alle decisioni relative al business, considera che CR GOLD è entrata a far parte di GOLD CFO.

L’add-on di GOLD La Tesoreria nato e sviluppato per analizzare, monitorare e presidiare la Centrale Rischi Banca d’Italia oggi entra a far parte di GOLD CFO, la suite più avanzata di strumenti di monitoraggio e gestione dedicato alle imprese.

GOLD CFO è lo strumento che risponde alle stringenti richieste del Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza, permettendo all’impresa – tra le molte altre funzioni – di monitorare l’andamento e i rapporti con soggetti terzi, tra cui le banche.

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L’accesso ai dati della Centrale dei Rischi è un servizio gratuito che permette di conoscere l’insieme dei dati che le banche e le società finanziarie hanno segnalato sul conto dei propri debitori. Si tratta quindi di dati che arrivano dai soggetti preposti all’erogazione al credito e i fruitori sono:

  • le persone fisiche a nome delle quali tutte queste informazioni sono registrate (oppure i curatori, tutori ed eredi compresi i chiamati all’eredità);
  • le persone giuridiche: società, enti, organismi e associazioni dove i dati possono essere richiesti dal legale rappresentante, dal curatore fallimentare o da altri soggetti che rappresentano le società. I dati possono essere richiesti dai sindaci e revisori contabili, dai soggetti che possiedono la procura generale o procura speciale quindi dal difensore legale che dispone della procura alle liti, dai soci delle srl e dai soci illimitatamente responsabili per le società di persone incluse quelle in accomandita che possono trarre i dati relativi al periodo in cui sono stati soci e anche quelli relativi al periodo precedente al loro ingresso in società.

Come si effettua l’accesso ai dati della Centrale dei Rischi della Banca d’Italia?

Per effettuare l’accesso ai dati della Centrale dei Rischi della Banca d’Italia bisogna scaricare il modulo apposito nel sito ufficiale oppure ritirarlo manualmente presso le Filiali della Banca d’Italia.

Il modulo deve quindi essere compilato e firmato, con allegati i documenti di identità.

La richiesta va quindi inviata alle Filiali della Banca d’Italia e lo si può fare via posta, via PEC e via fax oppure consegnarla a mano di persona o tramite un delegato.

L’accesso ai dati della Centrale die Rischi consiste quindi in un invio per posta o PEC dei dati da parte della Banca d’Italia.

È importante considerare che la correttezza delle informazioni contenute nel documento non è addebitabile alla Banca d’Italia, ma agli istituti che li hanno trasmessi, quindi banche o agenzie preposte all’accesso al credito e ai finanziamenti.

Le eventuali richieste di correzioni devono quindi essere inviate a questi soggetti qualora i dati fossero incorretti.

La Centrale dei Rischi è uno strumento alquanto importante per le aziende, perché permette ai protagonisti del mercato di raccogliere informazioni sul proprio stato di credito e di verificare che non vi siano eventuali errori.

Per questo il Gold CR è uno strumento indispensabile per chi vuole ottenere il meglio dalla Centrale dei Rischi, in poco tempo e con una rendicontazione  chiara e facilmente leggibile dei dati che possono essere richiesti.

Come visto, CR GOLD è entrata a far parte di GOLD CFO.

L’add-on di GOLD La Tesoreria nato e sviluppato per analizzare, monitorare e presidiare la Centrale Rischi Banca d’Italia oggi entra a far parte di GOLD CFO, la suite più avanzata di strumenti di monitoraggio e gestione dedicato alle imprese.

GOLD CFO è lo strumento che risponde alle stringenti richieste del Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza, permettendo all’impresa – tra le molte altre funzioni – di monitorare l’andamento e i rapporti con soggetti terzi, tra cui le banche.

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Per concludere: quali sono gli obiettivi della CR?

La Centrale dei Rischi della Banca d’Italia è un sistema informatico relativo all’indebitamento della clientela nei confronti delle banche e delle società finanziarie, quindi gli intermediari del credito.

La CR vede gli stessi intermediari, quindi le banche e le società di finanzianto comunicare mensilmente alla Banca d’Italia quale è il totale di crediti che vantano nei confronti dei loro clienti.

Si tratta dei crediti pari o superiori al valore di 30mila euro e di tutti i crediti in sofferenza, qualsiasi sia il loro importo.

A conti fatti, la Centrale dei Rischi si propone l’obiettivo di favorire e migliorare il processo di valutazione del cosiddetto ‘merito di credito’ della clientela.

In altre parole, permette in base alle consultazioni di comprendere la portata di crediti che la banca o l’intermediario finanziario vantano nei confronti di un certo soggetto.

Fra gli obiettivi dichiarati vi è quindi la volontà di elevare la qualità del credito concesso dagli intermediari e di rafforzare nel complesso la stabilità finanziaria del sistema creditizio.

Questi gli obiettivi di un sistema informatico che si basa su dati riservati.

Chi desidera conoscere la propria posizione presso la Centrale dei Rischi deve infatti rivolgersi alle Filiali della Banca d’Italia territoriali e, per correggere eventuali errori del sistema, gli interessati devono rivolgersi direttamente alla banca o all’intermediario presso il quale hanno avuto accesso al credito.

È importante considerare che la Centrale Rischi italiana aderisce allo scambio dei dati tra le Centrali Rischi europee, il quale è disciplinato dal Memorandum of Understanding del 2010.

L’adesione permette alle persone interessate di verificare se l’accesso al credito è limitato al territorio nazionale oppure esteso agli intermediari europei.

Uno dei problemi principali nella lettura dei documenti ufficiali è la difficoltà di capire quali sono i punti più importanti e che realmente ci servono nelle nostre valutazioni.

L’interfaccia utente del software Gold Cr e la struttura grafica dei documenti da esso prodotti servono ai professionisti per chiarire questo aspetto e per contare su una documentazione chiara, nonché su una fruibilità veloce e diretta dello strumento informatico.

Gold Cr: il servizio di analisi oggettiva dei dati della Centrale Rischi della Banca d’Italia

Gold Cr elabora i dati ufficiali della Centrale Rischi della Banca d’Italia e li converte in un documento facile da leggere e di immediata comprensione.

L’elaborato offre una situazione certa e precisa dei debiti che l’azienda può avere maturato nei confronti delle banche, i quali si propongono suddivisi per scadenza e per quanto riguarda la singola banca erogante, dove sono compresi anche i debiti non visibili, i cosiddetti derivati.

L‘interfaccia utente del software si propone molto semplice, dalla parte di chi ha la necessità di potere contare su un servizio veloce da chiedere e da fruire.

Ecco perché la società di programmazione ha deciso di operare in modo pratico ed efficace, evitando collegamenti poco utili e concentrandosi sulla buona usability.

L’utente deve solamente inviare via email la visura Centrale Rischi, che può essere richiesta gratuitamente alla Banca d’Italia.

Tempi di ricezione sono, in questa fase, solitamente variabili da 4 a 7 giorni lavorativi.

Il software restituisce quindi una documentazione chiara e leggibile, che contiene dati di grande importanza quali ad esempio il Rating dell’Impresa, il Calcolo dei Costi bancari evitabili e molto altro ancora.

GOLD CR oggi è parte di GOLD CFO è lo strumento che risponde alle stringenti richieste del Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza, permettendo all’impresa – tra le molte altre funzioni – di monitorare l’andamento e i rapporti con soggetti terzi, tra cui le banche.

L’add-on di GOLD La Tesoreria nato e sviluppato per analizzare, monitorare e presidiare la Centrale Rischi Banca d’Italia oggi entra a far parte di GOLD CFO, la suite più avanzata di strumenti di monitoraggio e gestione dedicato alle imprese.

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Qui trovi la Guida alla Centrale dei Rischi PARTE I

Qui trovi il PDF: La Centrale dei Rischi in parole semplici

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La redazione di GOLD LA TESORERIA annovera professionisti specializzati nei settori della finanza, del fintech, del credito e della gestione di impresa. I contributi sono frutto dell’esperienza professionale e del costante studio, ricerche e studio di dati e statistiche.

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