Budget di tesoreria e liquidità sufficiente
Prima di approfondire il ruolo del budget di tesoreria, definiamo il concetto di liquidità, o meglio parliamo della “liquidità sufficiente“.
Un’impresa dispone di bastevole liquidità quando riesce a ripagare i propri debiti entro l’esercizio, con contante o con beni che possono essere convertiti in tempi rapidi in denaro.
In questo caso, si tratta solitamente di beni/servizi da vendere, di titoli che possono essere facilmente smobilizzati, oppure di un possibile (e rapido) recupero di crediti che l’impresa vanta nei confronti dei propri clienti.
È comprensibile che la liquidità, nel contesto caotico della vita dell’Impresa, sia soggetta a continue variazioni, o meglio a continue fluttuazioni nel corso del tempo.
Perché ci sono dei fattori X che l’azienda può trovarsi ad affrontare, quali ad esempio dei ritardi negli incassi dei crediti, delle spese impreviste o, se l’azienda tratta beni/servizi di un certo tipo, degli incassi che si concentrano soltanto in un particolare periodo dell’anno.
Oppure, ancora, può trattarsi, ad esempio, di beni che hanno un’utilità prettamente stagionale, o di servizi che vengono richiesti solo in particolari periodi dell’anno.
La domanda che gli imprenditori si fanno è questa: come valutare e come capire se la liquidità disponibile basta per ripagare i debiti che sono in scadenza entro l’esercizio in corso?
E, come stimare con precisione (e facilità) le entrate e le uscite dei mesi successivi?
La risposta stà proprio nel budget di tesoreria: uno strumento semplice, quanto raffinato, che permette all’imprenditore di fare tutto questo e molto altro ancora.
Cos’è il budget di tesoreria
Fra le sue funzioni operative, la tesoreria raccoglie ed elabora i dati relativi ai pagamenti e agli incassi che sono previsti nei mesi a venire.
Si tratta di importi definiti, perché interessano i pagamenti relativi alle fatture di acquisto che sono già state emesse e gli incassi su fatture già emesse, considerando che possono esserci dei ritardi nel pagamento da parte dei clienti.
Il budget di tesoreria è quindi lo strumento che stima i flussi di denaro in uscita e in entrata su un orizzonte temporale di 6 mesi.
Si tratta di un periodo di analisi equo, che permette di valutare lo stato di liquidità dell’impresa e di comprendere se sussistono eventuali difficoltà a far fronte agli impegni di pagamento già presi.
Budget di Tesoreria e Rendiconto Finanziario: quale è la differenza?
A maggio 2022 è previsto che entri in vigore il Nuovo Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza.
La parola d’ordine del nuovo testo è ‘tempestività’, ovvero viene imposto agli imprenditori l’obbligo di prevenire tempestivamente l’emergenza della crisi, in modo da poter provvedere con misure adeguate al risanamento dell’impresa.
Per Crisi di Impresa si intende ciò di cui abbiamo parlato proprio all’inizio di questo articolo, ovvero l’inadeguatezza delle disponibilità liquide attuali (la liquidità corrente) e dei flussi di cassa prospettici a far fronte alle obbligazioni esistenti e previste.
Si tratta dell’approccio forward looking, che non guarda più allo storico ma si rivolge alle tendenze future.
Per questo, all’impresa è richiesto di rivelare la propria condizione di liquidità in un arco temporale di 6 mesi e gli strumenti per farlo sono il budget di tesoreria, il DSCR (Debt Service Coverage Ratio qui trovi la spiegazione) e il rendiconto finanziario.
Il rendiconto finanziario permette di controllare quanto denaro contante è uscito dai conti correnti dell’impresa e quanto ne è entrato, nonché quali sono i fattori che hanno determinato le variazioni.
La differenza tra budget di tesoreria e rendiconto finanziario è quindi pratica e temporale, perché il budget lavora su dati prognostici, mentre il rendiconto finanziario a consuntivo.
Va da sé che quando si analizzano il budget di tesoreria e il rendiconto finanziario, è possibile confrontare i dati che sono stati preventivati, con quelli a consuntivo.
Il tutto, con lo scopo di stimare l’indebitamento che l’impresa può avere nei prossimi 6 mesi e procedere con le decisioni strategiche più utili e opportune.
Cosa si può verificare con il budget di tesoreria
Il budget di tesoreria opera quindi con dati prognostici e permette di verificare tre flussi di cassa:
→ quelli che derivano dall’attività di impresa
→ quelli che derivano da investimenti (o disinvestimenti)
→ quelli che derivano dalla gestione delle risorse finanziarie di credito o di rischio
Come si calcola il budget di tesoreria
Il budget di tesoreria deve essere calcolato in modo preciso, rapido e chiaro.
Va da sé che quando la tesoreria viene amministrata in modo disordinato o impiegando strumenti che non sono adatti, si palesa il rischio di effettuare calcoli approssimativi se non addirittura errati.
La soluzione è nel software per la gestione della tesoreria GOLD, che permette di gestire il cash flow in modo semplice, definito e ordinato, dialogando con i gestionali in essere e con tutti i programmi di home banking in uso.
Con GOLD La Tesoreria, il budget di tesoreria è frutto di dati ordinati, reali e definiti, quindi l’imprenditore può, a sua volta, contare su un calcolo preciso, che rispetta le richieste del nuovo Codice della Crisi di Impresa.
Inoltre, l’imprenditore può prevedere in ogni momento lo stato di liquidità della sua azienda, analizzando con chiarezza la situazione e prendendo le decisioni strategiche più opportune e vincenti alla continuità aziendale.
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